Quando, pensando alle componenti trasparenti del nostro involucro edilizio, si parla di finestre o portefinestre non ci si sofferma quasi mai sui vetri e sulle loro caratteristiche, ma si tende piuttosto a valutare il telaio, reputando che infondo una superficie vetrata sia “solo” una superficie trasparente, che poco incide sull’aspetto estetico del tutto, mentre visivamente un telaio in legno darà un impressione totalmente differente da uno in pvc, così come uno sottile rispetto ad uno più massiccio, uno colorato rispetto ad uno bianco o in essenza e così via…. Insomma le variabili che entrano in gioco nella scelta di un determinato tipo di telaio sembrano molte di più rispetto a quelle che possono interessare le superfici vetrate; la realtà dei fatti però è un po’ diversa perché sono proprio le parti trasparenti le maggiori responsabili dei problemi di discomfort termico che possono venire a crearsi all’interno dei nostri locali abitati per cui su queste è necessario intervenire con i dovuti accorgimenti.
Di certo è possibile affermare che non è mai stato così difficile come oggi scegliere i vetri più adatti alla nostra abitazione, ovvero i più performanti, quelli che meglio siano capaci di adattarsi alle nostre esigenze di illuminazione, ma anche all’orientamento del nostro edificio ed al contesto climatico in cui ci troviamo, che allo stesso tempo sappiano ottimizzare le perdite di calore durante la stagione invernale, limitando però l’eccessivo surriscaldamento ed abbagliamento durante quella estiva, senza ovviamente mai trascurare l’aspetto estetico della questione. Inoltre bisognerà sempre garantire anche che si tratti di elementi sicuri (sotto ogni punto di vista), in grado di isolarci dai possibili rumori molesti provenienti dall’esterno. La difficoltà sta nel fatto che non solo i fattori da considerare nella scelta, evidentemente, sono moltissimi e dipendono da un sacco di variabili differenti, ma anche dal fatto che le tipologie di vetri in commercio sono davvero tantissime e riuscire a trovare quella perfetta per noi non sempre è così immediato. D’altro canto oggi come oggi gli alti livelli di confort abitativo che è possibile ottenere all’interno dei nostri edifici e gli elevati standard richiesti dalla normativa in fatto di efficienza energetica dell’involucro sono raggiungibili solo a patto di scegliere con attenzione i serramenti più adatti, che utilizzino vetri ad alta prestazione.
Il vetro, così come ogni altro materiale, è in grado di emettere ed assorbire energia sotto forma di onde elettromagnetiche; il sole genera delle onde elettromagnetiche di diversa lunghezza d’onda e la radiazione solare che colpisce una vetrata viene in parte assorbita (dallo spessore della lastra trasparente), in parte riflessa (senza oltrepassarla) ed in parte trasmessa oltre il vetro all’interno dei nostri ambienti. Dunque qualunque superficie vetrata (in misura differente a seconda del tipo di vetro e del processo a cui è stato sottoposto) è in grado di far filtrare all’interno dei nostri ambienti abitati luce e calore; l’energia trasmessa viene poi assorbita dalle pareti dei nostri locali e dagli oggetti che in essi sono contenuti, poi riemessa nuovamente da questi per irraggiamento e così rimanendo intrappolata all’interno causa surriscaldamento. A tutti sarà capitato durante l’estate di notare un deciso incremento di calore in un ambiente in cui vi siano estese superfici vetrate esposte al sole: è quello che viene comunemente definito effetto serra, lo stesso che si percepisce quando ad esempio si entra in un auto che è rimasta a lungo parcheggiata sotto il sole cocente. Per evitare un eccessivo surriscaldamento all’interno dei nostri locali d’abitazione è possibile far ricorso a dei vetri particolari (oltre ovviamente al normale impiego di schermature esterne o al tentativo di instaurare una ventilazione ottimale), detti a controllo solare” o “selettivi”, che permettono il passaggio attraverso le superfici vetrate di una sola componente della radiazione luminosa (quella nel campo del visibile e che dunque consente un’ottima illuminazione) bloccando invece le radiazioni a più alta lunghezza d’onda, quelle situate nel campo dell’infrarosso e responsabili dell’incremento della temperatura.
Da un punto di vista costruttivo una vetrata selettiva viene realizzata esattamente come una basso emissiva, ovvero applicando un deposito sottilissimo di metallo o di ossido metallico, che può essere realizzato sia con processo magnetrobnico, piuttosto che pirolitico (come avviene più frequentemente per questa tipologia di vetri) e che viene posizionato però non sulla faccia interna del vetro interno (come avviene per i vetri basso emissivi), ma bensìsul lato interno del vetro esterno.
I vetri selettivi hanno prestazioni intermedie rispetto a quelli riflettenti e a quelli basso emissivi, poiché consentono un buon passaggio del flusso luminoso, ma al contempo limitano gli apporti energetici provenienti dalla radiazione solare e proprio per questo motivo si tratta di elementi particolarmente indicati per aree climatiche caratterizzate da condizioni climatiche variabili, sia in inverno che in estate (tipiche di molte zone del nostro paese). Durante la stagione invernale infatti una vetrata selettiva è in grado di trattenere il calore generato all’interno dei locali d’abitazione ed il fatto che al contempo limiti gli apporti solari gratuiti provenienti dall’esterno per irraggiamento non pregiudica in alcun modo il confort ambientale, in estate invece questa sua caratteristica diventa essenziale in quanto riesce a minimizzare l’effetto serra che altrimenti si verrebbe a creare a causa del trattenimento del calore interno riflesso.
I vetri cosiddetti spettralmente selettivi sono caratterizzati dalla presenza di particolari rivestimenti basso emissivi che permettono il passaggio del 40-70% del calore generalmente trasmesso dai vetri isolanti, al contempo però garantiscono un’ottima trasmissione di luce visibile, in modo tale da riuscire a realizzare infissi caratterizzati da un elevato coefficiente di trasmissione della luce visibile, ma bassi valori di trasmittanza e bassoSHGC (Solar Heat Gain Coefficient). Ovviamente così come accade anche per i vetri basso emissivi anche le tipologie di vetri selettivi esistenti oggi in commercio sono davvero tantissime e si distinguono le une dalle altre a seconda del tipo di deposito utilizzato per produrli e per le diverse prestazioni energetiche che sono in grado di fornire caso per caso; inoltro è possibile realizzare coating spettralmente selettivi su vetri colorati, così da produrre delle vetrate ad hoc, che rispondano a particolari esigenze climatiche, riducendo o incrementando di volta in volta, su richiesta, sia gli apporti di luce solare che quelli termici.
Anche se spesso i vetri selettivi vengono accomunati a quelli basso emissivi, è bene ricordare che queste due tipologie di vetri hanno un comportamento differente proprio perché diversa è la posizione del coating che li contraddistingue (e sovente anche il tipo e la metodologia con cui viene realizzato); inoltre va precisato che rispetto a quelle basso emissive le vetrate selettive riescono a ridurre fin anche al 40% i consumi legati all’energia elettrica necessaria per l’illuminazione artificiale, in quanto caratterizzati appunto da una maggior trasmissione luminosa.
Immagini: www.sav2000.it
Sara Raggi