È chiaro che quando si decide di sostituire i nostri vecchi infissi le considerazioni da fare sono molte, inoltre anche le motivazioni che ci inducono ad un cambiamento di questo tipo possono essere diverse; potrebbe essere semplicemente che con il passar del tempo i serramenti si siano rovinati, non chiudano più perfettamente e non siano più esteticamente gradevoli, diversamente anche degli infissi ben tenuti ed ancora piacevoli da vedere possono però risultare poco funzionali e/o scarsamente performanti, o per il tipo di apertura che li contraddistingue o più semplicemente perché magari realizzati con un solo vetro e questo finisce per compromettere il confort ambientale all’interno dei nostri appartamenti, dove rumore e spifferi d’aria hanno focile accesso; molto spesso poi le due cose si sommano e l’unico rimedio pare davvero quello di un cambiamento radicale. Tra tutti i parametri da considerare ovviamente non ci si può dimenticare dell’estetica, ma questa evidentemente non può diventare l’unica discriminante, anche perché oggi come oggi, soprattutto con le nuove normative vigenti in fatto di contenimento dei consumi energetici, si tratta di un investimento piuttosto consistente, anche proprio in termini monetari, che dunque deve essere destinato a durare per lunghissimo tempo. Una scelta oculata e consapevole è quanto mai necessaria, nulla deve essere lasciato al caso e se non si ha molta esperienza è meglio farsi consigliare da qualcuno che ha una maggior conoscenza del settore.
A volte però nel momento in cui ci si accinge ad acquistare dei nuovi serramenti per la nostra abitazione non si è davvero disposti a rinunciare al calore ed alla naturalità del legno, nonostante ciò si è ben consci che magari un telaio di tipo diverso comporterebbe meno problemi di manutenzione e maggiori vantaggi da un punto di vista prestazionale, garantendo un miglior isolamento termico e anche acustico (senza contare che al contempo ci verrebbe a costare sicuramente di meno!). Che fare in questi casi? Beh in realtà le alternative sono diverse: da un lato si può optare per dei serramenti completamente realizzati in PVC, oppure in alluminio a taglio termico, ma con una finitura “effetto legno”, capace appunto di riprodurre più o meno fedelmente colorazioni e venature del legno; in alternativa, se anche quest’idea (sembrandoci un po’ “artificiale”) non ci soddisfa più di tanto la soluzione c’è ed è semplice: basta orientarsi su dei telai di tipo misto, ovvero realizzati contemporaneamente con due, talvolta anche tre, materiali differenti in modo tale da unire i vantaggi che solo i materiali più innovativi sanno offrire, sia in termini di prestazioni che di resistenza e durabilità, senza rinunciare alla vista del vero legno all’interno dei nostri ambienti domestici.
Ovviamente la parte esteticamente più nobile, ovvero quella che solitamente nei serramenti prodotti con l’ausilio di diversi materiali viene realizzata in legno, è destinata all’ambiente interno e normalmente “ricopre”, come fosse un bel vestito cucito addosso per l’occasione, i profilati interni, siano essi realizzati in PVC piuttosto che in alluminio, o con entrambi i materiali contemporaneamente. Questi poi essendo nettamente più resistenti del legno vengono generalmente utilizzati anche per la parte esterna e la loro presenza oltre a garantire migliori prestazioni all’intero serramento apporta l’ulteriore vantaggio di necessitare una manutenzione decisamente minore. Come già accennato, in alcuni casi poi la parte esterna pur non essendo realizzata in legno può comunque essere trattata superficialmente in modo da sembrare tale, ovvero come se fosse prodotta anch’essa in essenza: generalmente si parla di finitura effetto legno, che può essere riprodotta sia sul PVC che sull’alluminio, con risultati differenti a seconda del prodotto scelto. Per entrambi i materiali vi sono infatti prodotti di alta gamma (chiaramente più costosi), che garantiscono un’ottima resa estetica, quasi pari a quella del legno vero (anche se ovviamente osservando i telai da molto vicino la differenza risulterà comunque abbastanza chiara e soprattutto la sensazione tattile non sarà quella che si può avere toccando un vero infisso in legno!) ed altri invece in cui già da lontano è evidente che si tratti di una “copia” non molto ben riuscita. Diversamente si potrà tranquillamente scegliere un colore diverso per la parte esterna che renda palese la diversità di materiale tra dentro e fuori, senza alcun tentativo di simulazione; questo in realtà dipende in gran parte dalle necessità contingenti di ciascuno e dal fatto che (per la parte visibile dall’esterno) ci si debba o meno conformare ad uno standard esistente (come avviene tipicamente per tutti i condomini!).
I serramenti “misti” in un certo senso sono un compromesso storico tra quelli in legno e quelli d’altro tipo; indubbiamente si tratta di ottimi prodotti che rappresentano sempre una valida alternativa, il loro costo non è molto differente da quello dei serramenti completamente realizzati in legno, ma in compenso i vantaggi sia da un punto di vista estetico che di durabilità e di prestazioni sono notevoli e dunque si tratta di soldi ben spesi. In tutti i casi stiamo parlando di prodotti capaci di coniugare alla perfezione l’impareggiabile estetica e naturalità del legno con la versatilità e le innumerevoli proprietà dei nuovi materiali; per cui ci si trova ad aver a che fare con infissi belli, ma allo stesso tempo resistenti, isolanti, facilmente mantenibili e che consentono un altissimo grado di personalizzazione (sia nelle rifiniture interne, che in quelle esterne, così come per ciò che invece riguarda la parte “strutturale” che non si vede, ma che ha un’incidenza preponderante da un punto di vista prestazionale).
Immagini: www.metalmarkinfissi.it e www.tecnoinfissisrl.com
Sara Raggi