Le cosiddette porte a bilico, altrimenti dette rototraslanti, rappresentano indubbiamente una tipologia di porte poco comune all’interno delle normali abitazioni, ma molto più frequentemente utilizzata nei locali pubblici, come ad esempio ristoranti, bar, negozi e shoow-room; sebbene bisogna rilevare che oggi queste fanno sempre più spesso la loro comparsa anche negli ambienti domestici, perché non solo offrono grandi possibilità da un punto di vista estetico ed espressivo, ma in alcuni casi possono rivelarsi molto utili, soprattutto qualora non via sia lo spazio sufficiente per aprire agevolmente una normale anta a battente delle stesse dimensioni o si desideri avere una maggior versatilità.Le porte di questo tipo infatti possono essere esattamente uguali nell’aspetto a quelle più tradizionali (siano esse a battente, piuttosto che scorrevoli, o ancora a libro): molte aziende produttrici propongono (in particolar modo per le linee più vendute, di certo non per tutte!) la possibilità di avere la medesima finitura, nonché la stessa maniglia e lo stesso tipo di coprifilo con varie modalità d’apertura, in modo tale da poter soddisfare ogni esigenza pratica e spaziale senza dover rinunciare all’uniformità che solitamente viene prediletta all’interno degli ambienti domestici. In buona sostanza, se lo si desidera, è possibile optare per quattro porte tutte diverse che però a prima vista paiono identiche, per cui anche per ciò che concerne il colore, il materiale e le finiture si potrà liberamente scegliere ciò che più ci aggrada senza limiti di sorta. La maggioranza delle persone infatti sceglie di far montare porte tutte uguali all’interno della propria casa per cui può essere essenziale poter disporre di diverse opzioni d’apertura, specie negli appartamenti di piccole dimensioni, dove i problemi di spazio sono molti e per questo spesso è necessario ricorrere a modelli ad hoc, ma allo stesso tempo in pochi metri quadrati non è davvero auspicabile avere porte visibilmente diverse, che magari si affacciano sul medesimo locale o che comunque sono visibili una con l’altra. Le porte rototraslanti, al pari di quelle a battente (ma anche di quelle scorrevoli), sono composte da un unico pannello, che però invece di essere incernierato su un lato può scorrere ed al contempo traslare, grazie alla presenza di un perno centrale che ne consente i movimenti e ciò agli occhi di molti le rende più “belle” di quelle a libro o a soffietto, per le quali invece risulta visivamente evidente la suddivisione dell’anta in più parti. Quando un’anta di questo tipo è completamente aperta essa sporgerà per metà in un locale e per metà nell’altro, per tale motivo spesso si ricorre a modelli rototlaslanti quando, per la presenza di ostacoli, non vi è la possibilità di aprire la volata di un’anta a battente completamente all’interno di un unico locale; non solo ma l’apertura in questo modo potrà avvenire molto semplicemente (basterà infatti spingere l’anta senza troppi sforzi) ed indifferentemente a destra o a sinistra a seconda di come si preferisce, risultando così particolarmente versatile, nonché indicata ad esempio per tutti coloro che sono costretti su una sedia a rotelle oppure hanno serie difficoltà motorie.
Elementi di questo tipo però possono anche allontanarsi totalmente dal classico concetto di porta appena illustrato per divenire oggetti a sé stanti, senza alcun coprifilo a vista e spesso senza neppure maniglie, completamente inglobali all’interno della parete che li ospita, rispetto alla quale risultano perfettamente complanari: si parla in questo caso di porte rototlaslanti, o a bilico, a raso muro. Si tratta effettivamente di elementi dal design molto particolare ed accattivante, ideali soprattutto nei casi in cui si desiderino realizzare porte con luci piuttosto importanti e dunque destinate a locali dalle dimensioni ampie (sono perfette ad esempio nei loft dove solitamente i grandi spazi e le altezze considerevoli permettono la rotazione di ampie porzioni di muro), oppure quando si desideri creare un’apertura molto scenografica e d’effetto, quasi si trattasse di una versione moderna degli antichi passaggi segreti. In pratica una porta a bilico di questo tipo rappresenta un po’ un “taglio nel muro”: visivamente sono elementi molto essenziali (benché costruttivamente, rispetto a porte più tradizionali, per risultare perfetti richiedono molti più accorgimenti sia nella fase di realizzazione vera e propria che in quella di messa in opera!), che si allontanano un bel po’ dal classico concetto di porta che ognuno di noi ha (perchè in questi casi in effetti non si distinguono i singoli elementi che normalmente compongono una porta). In alcuni frangenti, qualora lo si desideri, il perno di rotazione può anche non essere collocato al centro del’apertura, ma in una posizione intermedia che più ci risulta congeniale, inoltre le finiture di quella che potremo definire “anta” generalmente sono le medesime del muro, tanto che sovente vengono realizzate in cartongesso e tinteggiate in continuità con la parete, oppure possono anche essere rivestite in legno, a volte possono ospitare anche mensole o librerie, o ancora possono fungere almeno in parte da sfondo ad un murales che occupa tutto il muro. Non di rado capita poi che questa tipologia di apertura (specie se realizzata in questo modo) venga utilizzata anche per mascherare l’accesso a locali di servizio, come possono essere sottoscala, ripostigli o vani tecnici, soprattutto qualora questi si affaccino su ambienti più nobili e di rappresentanza.
Immagini: www.porro.com e www.linvisibile.it
Sara Raggi