Se parlando di porte o portoncini di primo ingresso ci si riferisce alle porte d’accesso ad ogni singola abitazione, sia che queste siano collocate internamente (e quindi si affaccino su un vano scala) piuttosto che siano esterne (direttamente fronte strada o comunque visibili dalla stessa) e di solito si pensa ad elementi che sono caratterizzati dall’avere dimensioni leggermente maggiori rispetto alle normali porte interne (specie in larghezza), ma in tutti i casi non di molto superiori; quando invece si parla di "portoni" di norma si pensa a qualcosa di più grande e voluminoso, generalmente destinato a contraddistinguere gli ingressi condominiali, ma anche alcuni ingressi riservati a singole abitazioni, a patto che ovviamente queste siano decisamente importanti, sfarzose e di gran lusso, come ad esempio accade per degli antichi palazzi della nobiltà o per le grandi ville (siano esse d’epoca piuttosto che ultramoderne dimore di qualche star o personaggio illustre), oppure quando il medesimo accesso serve per più “funzioni” ed ad esempio è al contempo pedonale e carrabile.
Anche in questo caso però, a seconda della tipologia edilizia che caratterizza l’edificio, della sua localizzazione, ovvero del contesto ambientale in cui si inserisce, nonché dell’epoca a cui risale il caseggiato stesso, i portoni d’ingresso possono essere davvero di tantissime varietà differenti, sia per quanto riguarda la forma, che le dimensioni ed i materiali con cui vengono realizzati, ma come già accennato bisogna fare anche un ulteriore distinguo potendo trattarsi di ingressi esclusivamente carrabili, solo pedonali o entrambe le cose insieme.
Riferendosi ai materiali di certo, come accade anche per le normali porte, quello più comunemente utilizzato e gettonato è il legno, soprattutto se ci riferiamo a portoni di singole abitazioni o a portoni di palazzi di un tempo; in ogni caso comunque, a seconda che si tratti di elementi antichi e preziosi, piuttosto che di prodotti di ultima generazione decisamente più moderni, avremo ovviamente a che fare con forme, fattezze, finiture, decorazioni, colorazioni e decori tra loro molto differenti. Mentre per i portoni antichi generalmente ci troviamo di fronte a prodotti realizzati in legno massiccio, piuttosto pesanti ed imponenti, abilmente intarsiati e decorati dalle mani di maestri artigiani e spesso caratterizzati dall'avere forma ad arco, per i portoni d'oggi le cose sono un pò diverse. Sebbene anche questi elementi il più delle volte vengono realizzati in legno, difficilmente questo sarà massello ed in genere sarà caratterizzato da essenze e finiture differenti rispetto a quelle di una volta: le linee sono generalmente molto più squadrate, lineari ed essenziali, con molti meno fronzoli e decorazioni di quanto non avvenisse un tempo; qualora dei motivi decorativi fossero presenti anch'essi saranno di tipo più prettamente geometrico, talvolta realizzati grazie all'impiego di inserti realizzati con materiali diversi, come ad esempio il vetro, ma anche l'acciaio o persino la pietra. Un'altra categoria di materiali molto in voga per la produzione di portoni è quella dei materiali metallici: un tempo si utilizzava per lo più il ferro battuto, lavorato artigianalmente con volute, riccioli e emotivi ornamentali molto ricchi ed elaborati mentre oggi si tende ad utilizzate l'acciaio o in alcuni casi l'alluminio verniciato: in entrambi i casi i portoni possono presentarsi "corredati" da dei pannelli vetrati retrostanti, così da rendere l'ingresso chiuso oppure utilizzati senza, lasciando l'accesso aperto agli agenti atmosferici ed alle intemperie, come se si trattasse di una sorta di cancelli.
Quando però abbiamo a che fare con ingressi di caseggiati e condomini molto moderni, magari all’interno di complessi piuttosto estesi, formati dall’unione di più “scale” e corpi di fabbrica, è piuttosto comune che vi sia un unico ingresso pedonale ed uno carrabile (o più d’uno per tipo a anche seconda delle dimensioni del tutto!) direttamente fronte strada, caratterizzati da portoni metallici uniti mediante una comune cancellata e poi ciascuna scala singolarmente abbia un suo portone d’ingresso che il più delle volte è completamente vetrato. In questi casi la trasparenza, l'essenzialità ed il rigore delle forme sono tipici elementi di questo modello di "portoni" un pò più atipico dei precedenti, ma oggi molto in voga.
Parlando invece di dimensioni innanzitutto bisogna distinguere tra portoni di una singola unità abitativa e portoni condominiali (generalmente più grossi) e poi tra quelli esclusivamente pedonali, che pur potendo avere dimensioni piuttosto grandi (proprio con il preciso intento di dare un senso di imponenza all’ingresso della casa) saranno comunque abbastanza contenuti e quelli degli accessi anche o solo carrabili, che risulteranno invece di certo essere decisamente più ampi rispetto ai precedenti ed in generale avranno dimensioni superiori ai 2,50 metri per consentire appunto il passaggio di almeno un auto. È bene poi sottolineare che mentre le porte di primo ingresso sono caratterizzate da un'unica anta a battente, i portoni ne hanno sempre almeno due; molto frequente poi nei condomini più centrali delle grandi città troviamo grossi portoni caratterizzati dalle presenza di due antoni, impiegati per l'ingresso dei veicoli o per lo scarico merci e di una piccola anta ricavata al centro di una delle due ante più grandi suddette, che invece viene utilizzata esclusivamente come accesso pedonale.
Infine bisogna precisare che anche le modalità d'apertura delle ante dei portoni, indipendentemente dalle dimensioni che le contraddistinguono, possono essere differenti: in generale gli accessi pedonali vengono manualmente azionati manualmente, per mezzo di una normale chiave o direttamente dall'interno grazie ad un pulsante che consente alla serratura di scattare; più frequentemente invece gli accessi carrabili vengono meccanizzati e dunque si aprono a distanza per mezzo di un telecomando e si richiudono in maniera autonoma poco dopo il passaggio degli autoveicoli. Questo perchè innanzitutto quando si arriva in macchina davanti al portone non è necessario sostare e scendere dalla vettura per aprire (dovendo magari bagnarsi se piove o intralciando il passaggio pedonale davanti all'ingresso per un tempo più lungo) e poi perchè trattandosi di elementi piuttosto ingombranti e pesanti aprirli manualmente potrebbe risultare un pò difficoltoso e faticoso. C'è anche da dire che in molti casi, specie nelle grandi città e per i condomini più antichi e centrali l'apertura e la chiusura dei portoni d'ingresso viene regolata e sorvegliata dai portieri, che garantiscono un controllo vigile ed attento rendendo il palazzo più sicuro.
Immagini: www.designity.fr e www.finstral.com
Sara Raggi