Quando si parla di porte di primo ingresso ci si riferisce evidentemente a quelle porte che separano il nostro spazio interno abitato da quello esterno, sia che questo sia caratterizzato da un vano scala (indipendentemente dal fatto che sia chiuso o aperto) piuttosto che direttamente dall’ambiente esterno, esposto alla vista ed alle intemperie. In tutti i casi dovremo tener presente che chiunque voglia entrare in casa nostra lo farà passando attraverso quest’elemento, che diverrà dunque in qualche modo il biglietto da visita della nostra abitazione, la prima cosa che i nostri ospiti vedranno quando li riceviamo, nonché anche l’ultima che si chiuderà alle loro spalle quando li congederemo; per cui se da un lato nello sceglierlo dovremo valutarne attentamente le prestazioni e le specifiche tecniche dall’altro non potremmo esimerci dal fare delle considerazioni anche da un punto di vista più prettamente estetico e figurativo.
Mentre però per le porte interne accade con più facilità che si decida di cambiarle perché visivamente non ci soddisfano più, le porte di primo ingresso difficilmente vengono sostituite per motivi estetici: solitamente lo si fa quando si acquista una casa che precedentemente era abitata da qualcun altro, o dopo un tentativo di furto e principalmente per ragioni di sicurezza, spesso anche per rimpiazzare una vecchia porta non blindata (e non isolata) con una maggiormente sicura! Ciò non toglie che esistano delle porte di primo ingresso davvero belle e particolari (nonché ovviamente decisamente costose) che sembrano quasi essere delle vere e proprie opere d’arte che non si può fare a meno di non ammirare: anche di questo tipo ve ne sono sia di assolutamente classiche (con pannello di finitura in legno decorato ed intarsiato o magari arricchito da decori in foglia d'oro o d'argento), che di contemporanee ma sobrie e raffinate, caratterizzate dall'impiego di materiali di pregio, come la pietra, la pelle o perfino di inserti in cristalli ed infine di decisamente più moderne essenziali e contemporanee (ovviamente non possono mancare anche diversi esemplari di design coloratissimi ed eccentrici!). Chiaramente quando si parla di aspetto estetico per lo più ci si riferisce al pannello di finitura interno della nostra porta o portoncino di primo ingresso, perchè di rado ci è data la possibilità di modificare radicalmente l'aspetto esterno, a meno che non si viva in un contesto completamente indipendente.
Appare evidente da quanto detto che questa tipologia di porte risulterà essere ben visibile anche dall’esterno della nostra dimora: in alcuni casi potranno essere scorte da tutti già dalla strada ed in altri invece risulteranno in qualche modo più nascoste, o addirittura posizionate in un ambiente che, per quanto prospiciente verso l'esterno della nostra casa, sarà comunque interno all'edificio, come nel più classico dei casi, ovvero in un condominio dove tutte le porte di primo ingresso delle diverse abitazioni affacciano sui vari pianerottoli del vano scala. Dunque in frangenti del primo tipo la loro fisionomia andrà ad incidere in maniera considerevole anche sull’aspetto estetico di tutto il nostro edificio (come avviene ad esempio per le ville, o le villette a schiera, ma anche per alcuni piccoli condomini, dotati di scala esterna dove l’accesso a ciascun appartamento risulta indipendente ed esterno), mentre in casi come il secondo questo non avverrà e di contro ci sarà una certa omologazione che porterà tutte le porte di primo ingresso a risultare, quanto meno esternamente, identiche e piuttosto standard. In effetti qualora ci si trovi in una situazione del genere anche volessimo o per necessità dovessimo sostituire la nostra porta di primo ingresso (magari per installarne una più sicura) dovremo riproporre esternamente le fattezze originarie e concentrarci poi sul pannello di rivestimento interno, che invece potrà essere caratterizzato dal tipo di finitura che preferiamo.
Parlando di estetica la prima distinzione da fare tra le varie tipologie di porte di primo ingresso è quindi quella che ci conduce innanzitutto a capire se si tratta di elementi che hanno una doppia valenza estetica (interna ed esterna) oppure no: in molti casi questo si ripercuote anche sulle dimensioni effettive della porta in questione che nel primo caso potrà essere più grande, sovente a due ante e dovrà essere proporzionata con tutti gli altri componenti dell’involucro edilizio che la circondano (come ad esempio le finestre), mentre nel secondo sarà piuttosto standard, generalmente alta 2,10 m e larga 90 cm / 1 metro. Il fatto poi che una porta si apra verso un ambiente direttamente esposto alle intemperie piuttosto che in una certa misura riparato incide in maniera determinante anche sull’aspetto tecnico e prestazionale della questione: nel primo caso infatti sarà necessario un maggior isolamento termico ed acustico (ottenibile grazie all’impiego di materiali isolanti inserite tra pannello interno ed esterno), nonché sarà bene optare per materiali esterni particolarmente resistenti al gelo, all’umidità ed in generale agli agenti atmosferici, che necessitino di poca manutenzione, mentre nel caso di porte in qualche misura interne tutte queste considerazioni andranno fatte, ma in misura minore. Non bisogna poi dimenticare che anche le porte di primo ingresso possono beneficiare degli incentivi fiscali relativi all’efficienza energetica degli edifici che consentono di detrarre fino al 55% delle spese sostenute per la sostituzione di questo tipo di elementi, a patto ovviamente che questi affaccino su un ambiente non riscaldato e che rispettino determinati valori di trasmittanza fissati per legge e variabili a seconda della zona climatica d’appartenenza.
Per quanto concerne i materiali generalmente tutte le porte di primo ingresso, siano esse da interni piuttosto che da esterni, prediligono come strato di finitura (sia interno che esterno) il legno, mentre in realtà nell’ ”anima” sono composte da diversi strati di materiali (spesso meno nobili e compositi) variabili da caso a caso, nonché in parte isolanti e anche da rinforzi in acciaio che consentono la blindatura e dunque una maggior sicurezza dell’elemento in opera. Oggi come oggi però in commercio esistono davvero un’infinità di prodotti differenti e soprattutto per quanto riguarda le finiture del pannello interno è possibili sbizzarrirsi scegliendo tra tantissime essenze diverse con finiture più o meno naturali, lucide o opache, o ancora, laccate e colorate in tinta unita o fantasia ma vi è anche la possibilità di rivestire i pannelli interni, in parte o del tutto, con materiali diversi per ottenere effetti particolari. Nell’architettura moderna talvolta viene utilizzato anche il vetro ,che però presenta maggiori criticità sia da un punto di vista prestazionale che estetico: in effetti si tratta di un materiale di per sé “fragile” e dunque meno sicuro di altri, sebbene oggi sia possibile utilizzare lastre di vetro antirapina, antisfondamento e persino antiproiettile che ci permettono comunque di dormire sonni tranquilli. Anche termicamente ed acusticamente per elevare le prestazioni del vetro è necessario però ricorrere a vetrocamera molto particolari, senza poi sottovalutare il fatto che una porta di primo ingresso in vetro può di certo apparire bellissima e contemporanea ma perché ciò avvenga deve essere sempre lustra e pulita e dunque necessiterà di una manutenzione e di una pulizia molto maggiori di quelle di una normale porta in legno (piena di polvere o di goccioline lasciate dalla pioggia non apparirà certo un gran che e perderà il suo naturale appeal!). Inoltre utilizzando porte di primo ingresso in vetro vi è un problema ulteriore, ovvero quello legato alla privacy: il vetro è il materiale trasparente per eccellenza dunque per limitare da fuori la visione dell’interno della nostra abitazione o si utilizzano delle tende oscuranti oppure superfici in parte decorate, colorate, serigrafate o ancora vetri opachi (come possono essere ad esempio quelli smerigliati, per la verità molto più in voga un tempo che non adesso, dove è proprio la trasparenza estrema ad essere ricercata a dispetto di qualunque altra considerazione di tipo più prettamente pratico!). In realtà sia tra le porte più contemporanee che tra quelle dall’aspetto più classico ve ne sono diverse caratterizzate dalla presenza di inserti in vetro, più o meno estesi a seconda dei casi e più o meno “lavorati”, che servono a dare luce all’ingresso ma anche solo per abbellire e rendere più interessante e particolare la porta. Ovviamente anche in questi frangenti sarà bene che il vetro in questione sia un vetro di sicurezza antisfondamento, anche se bisogna precisare che spesso non lo sono e si tratta per lo più di lastre singole, colorate e decorate che quindi in tutti i casi (sicurezza a parte) aumentano la possibilità di infiltrazioni d’aria, d’acqua e diminuiscono il potere isolante dell’insieme.
Come sempre, anche per le porte di primo ingresso, sono importantissimi i dettagli, che in questi casi si identificano generalmente con le maniglie, i maniglioni, le serrature e gli stipiti, ma che, specie per gli “esemplari” più antichi o classici, possono comprendere anche i cosiddetti batacchi, un tempo utilizzati per annunciarsi in luogo dell’odierno campanello ed oggi impiegati per lo più a fini esclusivamente estetici. Le serrature poi rivestono una loro importanza anche da un punto di vista più prettamente pratico, poiché concorrono a garantire una sicurezza più o meno elevata al nostro ingresso di casa nei confronti di possibili forzature da parte di ladri o malintenzionati e possono essere di diverso tipo, persino elettroniche. In ogni caso ogni porta di primo ingresso che si rispetti dovrà essere non solo bella ed adatta al contesto ed all’ambientazione in cui si inserisce (sia internamente che esternamente) ma anche resistente, solida, stabile, durevole, sicura e correttamente coibentata!
Immagini: www.ripamontiserramenti.it
Sara Raggi