Quando si parla di porte di primo ingresso, sia che ci si riferisca alla propria abitazione piuttosto che al proprio luogo di lavoro (e sia questo un esercizio commerciale, un ufficio o uno studio), quasi sempre si associa a questo concetto quello della porta cosiddetta blindata, che sia capace di proteggerci dall’ingresso di ladri e malintenzionati che tentino di fare effrazione all’interno della nostra proprietà. L’espressione “porta blindata” pare dunque automaticamente essere sinonimo di garanzia e sicurezza, ma prima di sceglierne ed acquistarne una è bene sapere che ve ne sono di diverso tipo, non solo per quanto riguarda l’estetica e dunque il modo ed il materiale con cui vengono realizzati i pannelli di finitura, ma anche dal punto di vista prestazionale, per quanto riguarda il grado di isolamento termico ed acustico che ci possono garantire e soprattutto Il grado di protezione che sono in grado di offrirci. Le porte blindate infatti possono essere suddivise in differenti classi di sicurezza (per la precisione sei) a ciascuna delle quali appunto corrisponde un grado di sicurezza differente: generalmente per le abitazioni comuni per poter dormire soni tranquilli non è necessario dotarsi di porte super blindate, ma è bene conoscere la differenza tra una porta di classe 1 ed una di classe 6 per poter valutare quale sia il prodotto che maggiormente fa al caso nostro a seconda del tipo di casa che abbiamo e del contesto in cui ci troviamo a vivere.
Ogni porta blindata che si rispetti oltre ai classici elementi che costituiscono una qualunque porta (come telaio, controtelaio, cerniere, maniglia, serratura, ecc…) si caratterizza per la presenza di particolari elementi che le garantiscono una sicurezza più elevata: generalmente tutte le porte blindate prevedono la presenza di due lamiere d’acciaio, una interna ed una esterna, che irrobustiscono l’anta; telai e controtelai rinforzati e zancati alla muratura con elementi d’acciaio; serrature di sicurezza e poi eventualmente tutta una serie di altri accessori che ne implementano ulteriormente le prestazioni (come ad esempio la presenza di chiavi elettroniche, di rostri antiscasso, o di materiale isolante che ci ripari anche dal freddo e/o da rumori molesti provenienti dall’esterno).
Ovviamente tutte le componenti che concorrono a formare una porta blindata contribuiscono a determinarne la resa finale, sia da un punto di vista estetico che prestazionale, ma in questi casi, più che mai, di fondamentale importanza risulta essere il momento dell’installazione ed in particolare il fissaggio al muratura. Innanzitutto va detto che si tratta di un’operazione piuttosto “delicata” che va fatta eseguire da ditte ed artigiani specializzati, in grado di garantirci che la posa venga fatta a regola d’arte, poiché lo scopo finale deve essere quello di creare un’unione indissolubile tra porta e parete in modo tale da rendere inefficace ogni tentativo di scardinamento. Per far ciò normalmente il telaio deve venir agganciato al muro mediante l’impiego di zanche di acciaio, che possono raggiungere i 15 cm di lunghezza e vanno fissate allo stesso con del cemento a presa rapida. L’ideale sarebbe riuscire ad agganciare la nostra porta blindata ad una muratura robusta (ad esempio realizzata in c.a.), ma sovente (specie nelle abitazioni comuni) è facile trovarsi a dover fare i conti con una parete composta semplicemente da mattoni forati (magari dello spessore di 8 o al massimo 12 cm), per cui in questi casi si rende necessario innanzitutto rinforzare la porzione di parete che sarà a contatto con la nostra porta blindata. L’operazione migliore da fare in questi casi, che però risulta leggermente più onerosa ed invasiva di altre in quanto prevede la rimozione dell’intonaco presente sul muro per una buona parte di esso e dunque la sua successiva ristesura, è quella di rinforzare la parete applicandovi una rete metallica elettrosaldata (almeno per un metro lungo tutto il contorno dell’apertura) alla quale poi verrà fissato il controtelaio della porta. Un’alternativa più veloce e che non richiede interventi invasivi è quella di applicare lungo tutto il perimetro del muro, in corrispondenza dell’apertura, un prodotto consolidante, generalmente a base cementizia, che può essere iniettato direttamente nella parete, senza bisogno di rimuovere alcunchè.
Chiaramente un altro elemento che contribuisce in modo determinante alla sicurezza del tutto è il tipo di serratura che caratterizza la nostra porta. Quando si parla di serrature blindate, ovvero resistenti alla perforazione ed allo scasso, bisogna innanzitutto distinguere tra quelle più tradizionali, di tipo meccanico e quelle di ultima generazione, di tipo elettronico; le prime si suddividono poi in serrature a cilindro e a profilo europeo e quelle a doppia mappa, oppure possono essere entrambe le cose, in tutti i casi presentano una struttura in acciaio. Le serrature a cilindro europeo sono le più diffuse, hanno dimensioni piuttosto contenute, resistono ai tentativi di scasso sia effettuati con grimaldelli sia con il trapano, inoltre hanno chiavi di sicurezza che possono essere duplicate solamente se si è in possesso di uno speciale tesserino che viene consegnato al momento d’acquisto ed è unico per ogni porta, per cui solo il proprietario può possederlo e fare delle copie della propria chiave! Le serrature a doppia mappa invece sono azionate da chiavi di dimensioni più importanti, a gambo lungo e dotate di piccoli denti che si chiudono in genere con quattro mandate; è bene saper che nel caso abbiate in casa una serratura di questo tipo è meglio sfilare la chiave dopo aver chiuso perché lasciarla nella toppa potrebbe facilitare l’ingresso di un ladro che riuscendo a farla girare dall’esterno aprirebbe senza troppe difficoltà!Le serrature elettronichepossono invece essere comandate sia da una chiave, che da telecomandoazionabile a distanza, da una tessera magnetica (come avviene ad esempio nella maggior parte degli alberghi), o ancora tramite codice da digitare su una tastiera alfanumerica. Al limite del futuristico sono poi i sistemi d’accesso biometrici, capaci di leggere e riconoscere le impronte digitali (che sono uniche per ciascun individuo) e che si aprono solo qualora sia il proprietario di casa a voler entrare senza necessità di utilizzare né chiavi né codici d’accesso, ma per ora si tratta più che altro di cose che si vedono al cinema nei film di spionaggio!
Bisogna poi prestare attenzione a tutti quegli elementi accessori che comunque possono rivelarsi molto utilicome ad esempio la presenza del classico spioncino, per poter vedere cosa accade sul pianerottolo e vedere chi vorrebbe entrare; oppure della cosiddetta “catenella” di preapertura, che permette di aprire un minimo la porta tenendola comunque bloccata e di tutta una serie di optional che aumentano la sicurezza della nostra porta (come la presenza di rostri antiscasso, o di una placca defender in acciaio posizionata davanti alla serratura, ecc…) o più in generale ne incrementano le prestazioni (nel caso di porte con affaccio diretto sull’esterno si può ad esempio scegliere un pannello fono isolante o capace di garantire, o ancora in alcuni frangenti può essere utile una porta che sia anche ignifuga, molto dipende dalle necessità specifiche del singolo).
La norma UNI ENV 1627 (e sue successive modifiche) stabilisce quali siano le sei “classi di qualità” secondo cui identificare il grado di sicurezza delle diverse tipologie di porta blindata: esse sono indicate in ordine crescente di resistenza alle effrazioni, per cui le porte più sicure in assoluto sono quelle di classe 6. L’attribuzione ad una classe piuttosto che un’altra viene stabilita a seguito di una serie di prove che vengono realizzate secondo quanto prescritto da specifiche normative europee in merito, che simulano diverse modalità di effrazione e che accertano la resistenza al carico statico, a quello dinamico e la resistenza all’attacco manuale di ciascuna porta. Una porta di classe 1 è in grado di resistere unicamente ad uno scassinatore improvvisato che tenti di forzarla senza l’ausilio di alcuno “strumento” e generalmente non è indicata come porta di primo ingresso di una singola abitazione, ma piuttosto viene come porta d’accesso al condominio o alla singola scala dello stesso e può essere sufficiente per le porte di magazzini o depositi che contengano merce di poco valore. Una porta di classe 2 invece è adatta ad essere impiegata negli uffici o nella maggior parte delle abitazioni, specie se in condominio e può resistere ad uno scassinatore che tenti di violarla utilizzando attrezzi piuttosto semplici come cacciaviti o tenaglie; mentre una porta di classe 3 resiste anche all’utilizzo del piede di porco e generalmente è quella più utilizzata negli appartamenti di lusso o nelle abitazioni in villetta. Le porte di classe 4 e 5 resistono agli scassinatori più esperti ed attrezzati in un caso con trapani, scalpelli, accette, martelli e seghe manuali e nell’altro addirittura con seghe e mole elettriche; si tratta ovviamente di porte che devono difendere “ingenti patrimoni” che fanno gola ai rapinatori, per cui vengono impiegate per banche, gioiellerie (o anche abitazioni isolate e particolarmente ricche, come possono essere le dimore dei vip), oppure che devono limitare l’accesso ad edifici che possano rappresentare obiettivi sensibili, come ambasciate, ambienti militari, ospedali, o particolari tipi di laboratori. Le stesse considerazioni sono valide anche per le porte di classe 6, in assoluto le più sicure e decisamente costose, in quanto sono capaci di resistere persino a scassinatori che impieghino strumentazioni elettriche ad alta potenza.
Ovviamente poi quando si acquista una porta blindata questa deve essere marchiata CE (secondo quanto prescritto dalla norma EN 14351-1) e corredata da diverse certificazioni, non solo quella che indichi la classe di sicurezza, ma anche una che dichiari quali siano i parametri di isolamento termico e di quello acustico; inoltre vi sono poi altre due norme di cui tener conto che regolano i criteri di sicurezza delle serrature e dei cilindri (la norma Uni En 12209 e la Uni En 1303:05). È bene poi sapere che esiste anche la possibilità che vi sia un “marchio volontario” rappresentato dalla sigla SCCQ (acronimo di Sicurezza e qualità certificata e controllata), che assicura che una porta blindata sia stata prodotta in Italia, sia quanto meno di classe 3, abbia un grado di protezione acustica di almeno 32 Db e non contenga in alcun modo sostanza nocive. Questo marchio inoltre è garanzia del fatto che un Ente Notificato esterno periodicamente controlli in fabbrica la produzione di quella tipologia di porte.
Un fattore da non sottovalutare è anche quello economico: sebbene generalmente siamo disposti a spendere più volentieri quando si tratta di investire sulla sicurezza, è bene comunque essere sicuri di pagare il “giusto” la nostra porta blindata: infatti in molti casi prezzi troppo concorrenziali possono essere sinonimo di scarsa qualità e bassi livelli di sicurezza, mentre al contrario richieste economiche particolarmente elevate possono essere giustificate da oppure essere del tutto ingiustificate.In via del tutto generale si può dire che il costo di una porta blindata standard si attesta sui 700-1000 euro ai quali vanno aggiunti il prezzo della serratura (anche’esso decisamente variabile a seconda della tipologia, ma normalmente, per i modelli più comuni, compreso tra i 100 ed i 300 euro) e quello del montaggio (con eventuali lavori di rimozione della vecchia porta e/o irrigidimento della muratura esistente): in poche parole si spenderanno dai 1000 euro in su a seconda di quello per cui si decide di optare; meglio comunque sempre affidarsi a ditte specializzate che usciranno per un sopralluogo e vi faranno un prezzo chiavi in mano ad hoc. Quando decidiamo di sostituire la porta di primo ingresso della nostra abitazione non dobbiamoperò dimenticare che è possibile accedere agli incentivi fiscali riguardanti il risparmio energetico e dunque detrarre il 55% delle spese sostenute; tutto ciò ovviamente solo a patto di acquistare una porta blindata che garantisca determinati parametri di trasmittanza termica (che ovviamente rispetto a porte meno isolate fanno salire il prezzo!), per cui è bene tenerne conto nel valutare preventivi diversi (alcune porte che ci vengono proposte infatti potrebbero non essere idonee ad usufruire degli incentivi e chiaramente costeranno meno!).
Il termine porta blindata è di sicuro sinonimo di sicurezza, ma chi ha stabilito che una porta d’ingresso sicura non debba essere anche bella, particolare e di design? In effetti negli ultimi anni molte aziende hanno lavorato in quest’ottica servendosi dell’ausilio di progettisti e designer più o meno famosi che con il loro estro ed il loro gusto hanno saputo regalare una nuova vita a questa tipologia di elementi rendendoli sempre più belli ed affascinanti, tanto da sembrare in alcuni casi delle vere e proprie opere d’arte moderne, che fanno bella mostra di sé proprio all’ingresso della nostra abitazione e se, come si usa dire, la prima impressione è quella che conta di certo riusciremo a stupire favorevolmente i nostri ospiti già dall’istante in cui gli accogliamo nella nostra dimora.
Nella maggior parte dei casi quando riferendosi alle porte blindate si parla di estetica si intende unicamente dedicarsi al pannello di rivestimento interno, in quanto a meno di non abitare in una villa indipendente l’aspetto esterno dovrà essere uguale a quello di tutte le altre porte di primo ingresso che caratterizzano gli altri appartamenti o unità immobiliari del condominio o del complesso residenziale in cui viviamo.
Ovviamente a seconda dello stile che caratterizza la nostra abitazione ci orienteremo verso modelli essenziali e rigorosi, magari che si contraddistinguono per particolari trattamenti superficiali o l’impiego di materiali pregiati (come il cuoio la pelle, il metallo, la pietra, ma persino pietre preziose) utilizzati come rivestimento su tutta la superficie o come inserti, piuttosto che per pannelli colorati a tinte forti o con fantasie stravaganti, oppure propenderemo per porte più sfarzose e riccamente decorate, in stile antico, barocco, classico o semplicemente un po’ retrò, o ancora per modelli in stile country o con lavorazioni etniche. Le possibilità sono davvero infinite, tutto sta nello scegliere quella che maggiormente si adatta al carattere della nostra abitazione e riesce ad inserirsi alla perfezione nel contesto, valorizzando tutto l’ambiente che la ospita e divenendone un elemento di spicco; d’altro canto se sentirsi sicuri all’interno della propria casa è di certo una necessità non per questo ci si deve accontentare di qualcosa di banale ed impersonale, scendendo a compromessi e rinunciando al fattore estetico, che all’interno degli ambienti domestici riveste sempre una certa importanza.
Tra le tante idee che è possibile trovare in commercio possiamo annoverare come esempio il marchio Gardesa che propone diverse soluzioni alternative, alcune molto particolari ma comunque piuttosto sobrie che assieme al legno utilizzano materiali di rivestimento differenti, come la pietra ed il cristallo, ed altre più stravaganti come il modello vintage Asola, nato dalla mente dei designer Baglieri, Bertoli e Costacurta che si ispira alle atmosfere anni 50 ed è caratterizzato da una sagomatura insolita con gli angoli superiori smussati e da una vasta gamma di finiture, con pannelli laccati in poliestere, lucidi, opachi, o ancora in essenza, oppure persino più estrosi dalle mille righe con differenti colorazioni.Vi sono poi vere e proprie soluzioni d’autore come quelle firmate dal famosissimo designer Karim Rashid, che per Dibi ha creato tutta una gamma di porte sia da interni che di primo ingresso blindate (la Sensunels) in cui emerge chiaramente la voglia di stupire ed affascinare con proposte fuori dai soliti schemi e di fare della porta un vero e proprio elemento d’arredo, senza ovviamente rinunciare alla qualità ed alla sicurezza.
Chi ha stabilito poi che una porta blindata debba avere per forza il classico movimento d’apertura ad anta battente?
Il prestigioso marchio Oikos, ha creato Synua Vela, la prima porta blindata scorrevole, davvero particolare e moderna si integra perfettamente con la parete che la ospita, creando un Wall System dal grande impatto scenico, attrezzabile con elementi integrati come ripiani, mensole e librerie. Si tratta di un elemento decisamente versatile, perfetto ad esempio per ville di pregio, che riesce a creare una sorta di spazio mutevole e in diretto contatto con l’esterno, garantendoci elevati standard di sicurezza, nonché la possibilità di poter azionare l’apertura anche a distanza.
Oggi come oggi le possibilità evidentemente sono davvero infinite; l’importante è non solo soffermarsi sull’aspetto estetico, che comunque ha la sua importanza, ma valutare bene tutti quei parametri che concorrono a determinare le prestazioni e la sicurezza della nostra porta blindata.
Immagini: www.digiemmenet.it, www.sensunels.com e www.oikos.it
Sara Raggi