Quando si parla di porte da garage ai più balzerà in mente l’immagine della classica basculante metallica, molto utilizzata soprattutto nelle autorimesse condominiali (siano queste interrate e coperte piuttosto che fuori terra e direttamente in contatto con l’ambiente esterno); in realtà però, per quanto riguarda questa tipologia di porte, le possibilità che oggi offre il mercato sono davvero tantissime, sia per ciò che concerne l’aspetto estetico e dunque i materiali e le finiture, ma anche per quel che riguarda le modalità d’apertura.
Chiaramente chi abita all’interno di complessi residenzialipiù o meno grandi, come i condomini, ma anche in raggruppamenti di villette, a schiera e non, comunque sia tutte uguali, non potrà scegliere di testa sua il modello di porta che preferisce, ma dovrà “accontentarsi” di quanto previsto in fase di progetto ed uniformare la propria porta del box a tutte le altre, sia per quanto concerne il materiale con cui è realizzata che per quanto riguarda il colore, la finitura ed il tipo d’apertura. L’unica variante che viene concessa in questi casi è quella di rendere automatica la porta della propria autorimessa, attraverso l’utilizzo di un telecomando a distanza, e/o tramite codice d’accesso, mentre solitamente, “di capitolato”, vengono realizzate con apertura manuale: in questo modo la nostra porta in apparenza rimarrà comunque identica alle altre, se non fosse per la presenza di una luce lampeggiante posta in alto a segnalare il momento dell’apertura e quello della chiusura della stessa. Chi invece abita in un contesto completamente privato, in particolar modo in villa, potrà liberamente scegliere quale sia il tipo di porta da garage che maggiormente fa al caso proprio e che stilisticamente ed esteticamente più si addice alla propria casa; innanzitutto però per orientarsi in maniera corretta nella scelta bisognerà valutare attentamente quale sia lo spazio a nostra disposizione (sia all’interno che all’esterno del garage) e che conformazione e dimensioni questo abbia, in modo da decidere per prima cosa quale sia il sistema d’apertura più adatto alle nostre esigenze e solo dopo aver fatto ciò avventurasi ad affrontare il discorso più prettamente estetico e stilistico.
In effetti per la scelta della porta più adatta al nostro garage può essere decisivo il fatto che questo si trovi in piano rispetto alla quota d’uscita degli autoveicoli, piuttosto che sia posizionato proprio al termine di una rampa d’accesso e che questa sia in discesa o in salita ed davanti abbia una sorta di spazio libero in piano oppure no; altro fattore importantissimo da considerare è se abbiamo a che fare con un box singolo, doppio o triplo e se si desidera avere un'unica grande apertura per tutte le auto piuttosto che una differente ed indipendente per ciascun posto macchina. Determinanti dunque per scegliere il tipo di porta sono soprattutto le dimensioni del nostro garage e dell’apertura che desideriamo ricavarvi, ma anche l’altezza della nostra autorimessa, che generalmente è inferiore a quella dei locali abitati (e si aggira attorno ai 2,5 metri), ma che in alcuni casi particolari può anche risultare di molto superiore.
Per prima cosa quindi le porte da garage si distinguono le une dalle altre per il tipo di apertura che le contraddistingue; come abbiamo già accennato le più comuni sono indubbiamente quelle basculanti, ma ve ne sono a libro, a battente (con anta singola o più frequentemente doppia), ad apertura sezionale (altrimenti dette a scomparsa) e a serranda e nella scelta il fattore primario da considerare è di certo l’ingombro che caratterizza ognuno di questi sistemi, oltre ovviamente alla praticità, alla funzionalità ed all’estetica. In tutti i casi il meccanismo d’apertura potrà essere manuale oppure automatizzato, attivabile stando comodamente seduti nella propria macchina tramite un telecomando; inoltre poi per evitare che qualche malintenzionato porti via la nostra autovettura (specie se di lusso e molto costosa) la porta del garage, esattamente come quella di casa, può essere collegata ad un impianto d’allarme, anche tramite telecamere a circuito chiuso, ma è bene in tutti i casi che sia antieffrazione.
La più classica delle porte riservata alle autorimesse è indubbiamente quella basculante, il cui funzionamento è basato su un sistema bilanciato di pesi e contrappesi: innanzitutto si tratta della tipologia più economica (quanto meno nella sua versione base, ovvero quella in alluminio verniciato che è possibile trovare un po’ in tutti i condomini!) e di quella di più semplice montaggio, senza contare che non necessita di un ampio spazio a disposizione né per essere aperta né per l’installazione e specie per luci non eccessive risulta comoda e agevole da aprire e chiudere anche manualmente. Una variante più moderna è invece rappresentata dalle cosiddette porte sezionali, comparse nel nostro paese a partire dagli anni ’80, che non solo consentono di sfruttare tutta l’ampiezza del box, ma hanno un’ottima resa estetica; si tratta sostanzialmente di porte che si aprono mediante un meccanismo a scorrimento, in cui i vari elementi che le compongono aprendosi scompaiono a soffitto, oppure in alcuni casi anche affiancandosi ad una delle pareti laterali del garage. Le porte con apertura a libro sono molto utilizzate per lo più in ambito industriale, in quanto estremamente resistenti e durature, ma talvolta possono essere la soluzione ideale quando non si ha alcun problema di spazio e d’ingombro, specie per aperture piuttosto ampie e si desidera impiegare come materiale di finitura il legno e dare alle singole ante della nostra porta d’accesso al garage un aspetto un po’ particolare e d’effetto, magari coordinando il tutto al portoncino di primo ingresso dell’abitazione. In questi casi ovviamente la porta avrà delle guide sia a pavimento che in testa, nella parte superiore del telaio e potrà essere anche aperta manualmente, ma in genere trattandosi di modelli piuttosto pesanti vengono automatizzati. Anche le porte del garage a battente sono appannaggio esclusivo di chi non ha davvero problemi di spazio e davanti alla propria autorimessa dispone di un ampio piazzale di manovra; normalmente sono realizzate a due ante ed in effetti raramente vengono utilizzate e di solito solo per box singoli, dunque con luci piuttosto contenute, potendo però anche in questo caso venire meccanizzate. Infine l’apertura a serranda si basa sullo stesso principio delle serrande dei negozi e delle tapparelle: vi è un avvolgibile contenuta in cassonetto posizionato nella parte alta dell’apertura, che spesso arriva fino al soffitto del garage; in effetti sono proprio i box realizzati fronte strada e con accesso diretto dalla stessa (che avviene attraversando il marciapiede con la propria vettura) ad adottare tale tipo di apertura, magari per coordinarsi ai sistemi di chiusura che caratterizzano le vetrine degli esercizi commerciali adiacenti. Inoltre il vantaggio sta anche nel fatto che si può arrivare con l’auto fin davanti alla serranda e poi scendere per aprirla, senza che ci sia bisogno di alcuno spazio libero e proprio per questo motivo sono adatte alle situazioni in cui magari l’ingresso al è piuttosto difficoltoso o deve avvenire direttamente da una strada trafficata.
In tutti i casi, a prescindere dal tipo di apertura per la quale abbiamo deciso di optare, proprio perchè maggiormente faceva al caso nostro, dovremo poi affrontare la questione riguardante l’aspetto estetico e dunque stabilire quale siano lo stile, il tipo di materiale e la finitura che più si addicono alla nostra abitazione; nel fare questo tipo di considerazioni è importantissimo tener conto di dove si trovi la porta del nostro garage, ovvero se questa sia ben visibile già dalla strada, o comunque dalla nostra abitazione e dal suo giardino, piuttosto invece che si tratti di un’autorimessa interrata, che dunque resta lontana da occhi indiscreti e perfino dalla nostra vista. Nel primo caso infatti dovremo operare una scelta ponderata, alla ricerca di una tipologia di porta che ben si sposi e dialoghi con gli altri elementi della nostra abitazione e che sappia essere anch’esse elemento caratterizzante; nel caso in cui invece si tratti di un’autorimessa interrata o comunque “nascosta” si potrà tranquillamente optare, senza troppi problemi, per una classica basculante metallica (a meno di non avere altri problemi legati allo spazio), impiegando elementi piuttosto economici e standard, anche se questi magari non sarebbero esattamente in tono con il resto della casa, ma essendo ambienti di servizio, rimanendo confinati sotto terra e non essendo visibili (se non ovviamente nel momento in cui si ritira la propria autovettura), questo davvero poco importa!
Ciascuna delle tipologie di porte suddette può essere realizzata con vari materiali, principalmente in alluminio, acciaio o legno; non basta però capire quale sia la finitura che preferiamo per stabilire la tipologia di porta ideale e per definire se si tratti di un elemento più o meno “di lusso”, anche se generalmente le soluzioni in legno sono quelle più eleganti e pregevoli da un punto di vista estetico, ma vi sono anche modelli metallici davvero belli, magari più adatti ad abitazioni moderne e cittadine, mentre il legno è preferibile in contesti più classici e certamente in campagna. Esattamente come non è il materiale a determinare in maniera univoca l’aspetto di una porta da garage, non lo è neppure il tipo d’apertura: se è pur vero che ad esempio le basculanti sono in molti casi piuttosto semplici e standard non è detto che non se ne possano trovare modelli davvero belli, preziosi ed eleganti, così come allo stesso modo anche un modello sezionale può essere rifinito con materiali di pregio; anche se va detto che generalmente le porte con ante a libro e quelle con grandi ante a battente (a mò di portone) sono quasi sempre realizzate in legno e con una grande cura per i dettagli e le finiture, in modo che risultino comunque belle da vedere ed in qualche misura si “intonino” al resto dei serramenti di casa. In via del tutto generale comunque, se non si hanno particolari problemi di spazio, si può liberamente scegliere ciò che più si preferisce, senza alcuna limitazione, perché ogni tipologia di porta da garage permette enormi possibilità di personalizzazione.
Infine va precisato che generalmente i garage sono locali esterni, non riscaldati, sovente completamente staccati dalla casa ed appositamente pensati per il rimessaggio di auto, motocicli e biciclette, in modo che i nostri mezzi di locomozione restino riparati dalle intemperie ed al sicuro rispetto ad eventuali furti o atti vandalici; capita però talvolta, specialmente nelle villette dalle dimensioni più contenute, che il cosiddetto box magari serva anche da cantina/ripostiglio e talvolta abbia annesso persino un piccolo locale lavanderia. Ovviamente in tali frangenti bisogna capire se il nostro garage è strettamente legato all’edificio e se ha un doppio accesso: ovvero un primo dato dalla porta “grande”, destinata all’ingresso delle auto ed un secondo che invece ci consente di raggiungere direttamente la nostra abitazione; in tali casi, sebbene magari pensare ad un impianto di riscaldamento sia davvero troppo, è bene che le pareti della nostra autorimessa e dunque anche la porta, o le porte, d’accesso alla stessa siano adeguatamente isolante ed anche questo è un fattore che andrà tenuto in debito conto nel momento della scelta.
Immagini: www.ballan.com e www.logiverchiusure.it
Sara Raggi