Le porte esterne rappresentano un po’ il biglietto da visita della nostra abitazione. Ecco qualche consiglio per fare la scelta giusta.

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Generalmente quando si parla di porte da interni è ben chiaro a tutti a cosa ci si intenda riferire e la loro definizione appare inequivocabile (ovvero sono classificabili come porte interne tutte quelle che pur essendo contenute nel medesimo spazio abitativo servono a separare ambienti funzionalmente diversi tra loro); al contrario con la dicitura “porte da esterni” si possono intendere davvero cose molto differenti le une dalle altre, anche a seconda di cosa ciascuno di noi ritenga opportuno considerare come “esterno”, per cui non è semplice fornire una definizione univoca della questione.

Porte da esterno

In effetti se si pensa di identificare l’ambiente esterno solamente con quello veramente esposto alle intemperie, allora in questo caso ad esempio non saranno considerate esterne tutte le porte di primo ingresso che caratterizzano la maggior parte degli appartamenti realizzati in condominio e che solitamente si affacciano sul pianerottolo di un vano scala (generalmente non riscaldato ma comunque chiuso); diversamente anche questo tipo di elementi sarà da considerarsi come porta esterna se tali consideriamo tutte quelle non totalmente racchiuse all’interno di un ben preciso spazio abitativo e che in qualche misura affacciano su un “altrove”. Nel seguito di questa trattazione, per semplicità e per poter accomunare tra loro elementi che effettivamente sono molto simili tra loro, prenderemo per buono quest’ultimo punto di vista e faremo rientrare sotto la dicitura “porte esterne” tutte quelle porte che separano l’ambiente abitato, la nostra casa, dal fuori, qualunque cosa esso sia!

 

A quanto detto si aggiunge poi un’ulteriore complicazione: quando si parla di porte da esterni spesso ci si riferisce a tipologie molto particolari, destinate ad usi specifici e con caratteristiche decisamente singolari, sia da un punto di vista dimensionale che tipologico e funzionale.In effetti possono essere fatte rientrare all’interno della categoria “porte da esterni” sia le classiche porte di primo ingresso di ciascuna abitazione (generalmente di dimensioni standard pari a 100-90 cm di larghezza e 210 di altezza), che i portoni che caratterizzano l’accesso di ciascun caseggiato, che potranno essere solo pedonali o anche carrabili, più o meno grandi anche a seconda dell’uso e realizzati in molti materiali differenti (dal vetro, al legno o anche all’acciaio); in quest’ottica poi anche i cancelli fronte strada potranno essere considerati come porte esterne, così come le basculanti dei garage, le porte automatiche o a bussola che sovente si trovano all’ingresso dei locali pubblici, ma anche le porte tagliafuoco utilizzate per le uscite di sicurezza: insomma il panorama è estremamente vario e dipende fortemente anche dalla tipologia di edificio a cui ci riferiamo e dalla sua destinazione d’uso.

Porte da esterno

Se è pure vero che difficilmente nelle abitazioni comuni registreremo, ad esempio, la presenza di coreografiche porte a bussola vetrate è altrettanto vero che nella maggior parte dei condomini è possibile ritrovare diverse tipologie di porte esterne: da quelle di primo ingresso, che consentiranno l’accesso a ciascuna abitazione a quelle d’entrata ad ogni vano scala e ad ogni piano interrato (dove normalmente ci saranno anche dei vani filtro caratterizzati dalla presenza di porte tagliafuoco), fino alle singole basculanti dei box ed alle porte pedonali ed ai cancelli carrabili che fungono da ingresso all’intero complesso residenziale e sono posizionati fronte strada.

 

Appare dunque particolarmente complesso fare un discorso generale su questa categoria di porte, proprio perché al suo interno vi sono differenze significative a seconda della tipologia di elemento che andiamo a considerare di volta in volta; quello che di certo è possibile affermare è che se in generale per le porte interne la discriminate fondamentale nella scelta risulta essere quella estetica in questo caso si tratta di certo di un parametro importante, ma diviene ancor più determinante e prioritario valutare innanzitutto l’aspetto pratico e prestazionale dell’elemento in questione. Questo appare evidente per diversi motivi: innanzitutto, in special modo per quegli elementi effettivamente installati almeno in parte all’esterno, ovvero esposti (almeno su un lato) al freddo, al sole, all’acqua, al gelo ed alle intemperie è ovvio che la durabilità e la resistenza agli agenti atmosferici diventi una questione fondamentale; se poi queste porte servono direttamente a dividere il nostro ambiente abitato dall’esterno bisognerà garantire anche che siano in grado di isolare la nostra casa nella maniera migliore possibile sia da un punto di termico che acustico. Un altro punto di forza di questa tipologia di elementi deve poi essere rappresentato dalla sicurezza:

Porte da esterno

tutte le porte da esterni devono essere il più possibile robuste e sicure e con questo si vuole intendere che ovviamente da un lato dovranno proteggerci dall’ingresso di ladri e malintenzionati, ma dall’altro però dovranno garantire anche alti standard costruttivi in modo tale da far sì che non si possano rompere accidentalmente e soprattutto che la loro rottura non causi in alcun modo danni alle cose, ma soprattutto alle persone. Si pensi ad esempio a tutti quei posti pubblici caratterizzati da un continuo e massiccio afflusso di utenti di tutti i tipi, come ad esempio i grandi centri commerciali, ma anche le stazioni, gli aeroporti o i mega palazzi per uffici, dove spesso gli ingressi sono caratterizzati dalla presenza di porte automatiche, scorrevoli o a bussola, ma quasi sempre vetrate: queste ovviamente dovranno essere pratiche ed agevoli in modo da consentire un accesso agevole ad un alto numero di persone contemporaneamente, ma anche e soprattutto assolutamente infrangibili, antisfondamento ed in alcuni casi anche antiproiettile, per evitare incidenti di qualunque tipo. Poi risulta chiaro che anche il grado di sicurezza di ciascuna porta esterna dovrà essere commisurato da un lato in base alla tipologia di elemento in questione, ma dall’altro anche a seconda del contesto ambientale in cui il nostro edificio si inserisce e dagli effettivi pericoli che corre: se abitiamo in villa, magari in una zona piuttosto isolata, sarà bene prendere tutte le precauzioni possibili ed utilizzare infissi e porte particolarmente sicuri, mentre se risiediamo in condominio, in centro città, all’interno di un normalissimo appartamento (a meno di non avere l’ingresso a piano terra fronte strada o di non stare in una zona poco raccomandabile) potremo accontentarci di una porta blindata standard.

 

Porte da esterno

Ovviamente l’aspetto estetico della questione, sebbene passi in secondo piano, non può però in ogni caso essere trascurato, nonostante si debba ammettere che in alcuni frangenti e per ben determinate categorie di porte esterne questo diventi davvero poco rilevante: si pensi ad esempio alle basculanti dei box o alle porte di ingresso delle cantine condominiali, tutte posizionate in un apposito piano interrato lungo una corsia o un corridoio ad esse dedicato (e dunque visibili solo da parte dei singoli utenti), in questi casi l’importante è che tutte le porte siano uguali e che siano pratiche, funzionali, durevoli e facilmente mantenibili, poi effettivamente la bellezza poco ha a che fare (anche se comunque vi sono modelli più evoluti ed accattivanti ed altri più economici, semplici e standard, che però comunque se ben tenuti di certo non faranno una brutta impressione per l’uso che comunque bisogna farne!). Allo stesso modo però la porta del garage di una lussuosa villa, che risulta ben visibile dalla strada, così come quella di primo ingresso alla medesima abitazione, al pari di un portone d’ingresso di un palazzo antico in centro città dovranno essere stati ben pensati da un punto di vista dimensionale, tipologico e stilistico fin dalle prime fasi della progettazione, perché la loro resa estetica ed il loro essere appropriati al contesto ed alla costruzione che li ospita influiranno in maniera determinate sulla “buona riuscita architettonica” di tutto dell’edificio e sull’impressione che chiunque vi passi davanti avrà dello stesso. Infatti non ci si può dimenticare che in qualche misura le porte esterne rappresentano un po’ il biglietto da visita della nostra abitazione, il primo luogo che i nostri ospiti devono attraversare prima di entrare in casa nostra e dunque è tramite questi elementi che chiunque si fa una prima idea (giusta o sbagliata che sia)di come possa essere poi effettivamente la nostra casa: magari poi le attese vengono smentite perché, specie nei grandi condomini, ad un ingresso curato, maestoso ed elegante non sempre purtroppo fa seguito un appartamento all’altezza, ma comunque è sempre meglio ritrovarsi davanti un bel portone tirato a lucido che ad uno fatiscente e scrostato che farebbe davvero passar la voglia di entrare a chiunque!

Immagini: www.navello.it e www.falegnameria-rotaluigi.it

Sara Raggi

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