Parlando di infissi moltissime sarebbero le cose da dire e diverse le sfaccettature attraverso cui affrontare l’argomento, a seconda della tipologia di infisso al quale si intende far riferimento ma non solo, bensì anche in base a diversi altri parametri che vanno attentamente considerati nel momento in cui ci si accinge ad acquistare elementi di questo tipo, o comunque si ha intenzione di farlo. Per ora cominciamo col dire che nel gergo comune con questo termine si è soliti indicare porte, finestre, portefinestre e serramenti in genere; in realtà però da un punto di vista tecnico l’infisso rappresenterebbe unicamente l’intelaiatura perimetrale, quella destinata a delimitare l’incasso a muro di questi elementi, ma oramai l’estensione della parte per il tutto si è talmente radicata nell’ideologia e nel vocabolario comune, non solo da parte della gente normale ma anche dei tecnici del settore, che con questa accezione, e con buona pace di tutti, la utilizzeremo anche nel corso di questa breve trattazione. In tutti i casi appare subito evidente che all’interno di quella che potremo definire la categoria “infissi” vengono racchiusi ed accumunati elementi di diverso tipo, che possono avere caratteristiche ed utilizzi, solo parzialmente, o anche completamente, differenti gli uni dagli altri. In realtà la distinzione più semplice e banale sarebbe quella di distinguere le finestre (e similari) dalle porte e dunque gli elementi trasparenti da quelli opachi; in realtà forse è più corretto innanzitutto fare una distinzione tra quelli che possono essere considerati elementi di chiusura e dunque parti integranti del nostro involucro edilizio, rispetto invece a quelli che sono semplici elementi di partizione interni e che dunque più facilmente possono essere visti come veri e propri elementi d’arredo.
D’altronde la funzione primaria di una finestra è quella di permettere a chi si trova “chiuso” tra le proprie quattro mura di casa di poter godere visivamente del paesaggio esterno, nonché di beneficiare dell’ingresso della luce naturale e di un buon ricambio d’aria, mentre quella di una porta è di aprirsi al mondo in generale, consentendo l’ingresso nella nostra dimora unicamente a chi desideriamo (nonché ovviamente a noi stessi).
Da un lato in effetti se è pure vero che una porta, anche nell’immaginario comune è assai diversa da una finestra, dall’altro non ci si può esimere dal valutare che da un punto di vista tecnico e prestazionale una porta di primo ingresso e una portafinestra, separando il dentro dal fuori, dovranno garantire prestazioni analoghe (in termini di sicurezza, ma anche di isolamento) e del tutto differenti da quelle che invece caratterizzano le porte interne, che servono unicamente a dividere ambienti funzionalmente diversi, ma racchiusi all’interno del medesimo spazio abitativo. Infondo anche da un punto di vista figurativo e psicologico quegli elementi destinati a separare il dentro dal fuori (l’ambiente esterno, che può essere ostile, da quello invece interno, nel quale ci si sente protetti e al sicuro) hanno un significato diverso da quelli invece completamente racchiusi e di esclusiva fruizione e godimento visivo dei soli abitanti e dei loro ospiti ed anche quando decidiamo di acquistare degli infissi nuovi per la nostra casa dovremo fare valutazioni di tipo differente a seconda del tipo di elementi che ci accingiamo a comperare. Mentre in tutti i casi l’aspetto estetico della questione non può essere sottovalutato, questo diventerà preponderante nel caso di debbano sostituire delle porte interne, mentre finirà un po’ in secondo piano qualora sia necessario cambiare finestre, portefinestre o porte di primo ingresso per le quali diverrà fondamentale innanzitutto affrontare il problema prestazionale. Ovviamente anche quando si parla di prestazioni ci si può riferire a diverse cose, tutte ugualmente importanti e determinanti; nonostante ciò è chiaro che poi i componenti vetrati dovranno rispettare specifiche differenti da quelle degli elementi opachi e che vi saranno dei requisiti più specifici per ciascuna delle sottocategorie in questione, ma in via del tutto generale è necessario in ogni caso garantire che si tratti di elementi sicuri, solidi, resistenti alle intemperie (e dai quali dunque non penetrino spifferi d’aria, infiltrazioni d’acqua o condense), ben isolati (sia da un punto di vista termico che acustico), duraturi e facilmente manutenibili.
Incide fortemente sia sulla questione estetica che su quella prestazionale anche la scelta del materiale da utilizzare, specie per ciò che concerne finestre e portefinestre, che per quanto riguarda il telaio possono essere realizzate in legno, ma anche in alluminio (a taglio termico) o in pvc (con risultati decisamente diversi sia visivamente che per le performance e l’aspetto manutentivo), ma anche per quanto concerne i vetri offrono una vastissima gamma di scelte tra le quali orientarsi tenendo in debito conto soprattutto le proprie esigenze personali, ma anche il tipo di contesto e la situazione ambientale e climatica all’interno della quale il nostro edificio si inserisce. Questo tipo di scelta ovviamente risulta ancor più fondamentale quando si parla di porte interne e di pannelli di rivestimento delle porte di primo ingresso, perché mai come in questo caso la scelta del materiale, della sua finitura, della textures e del colore o della fantasia che le caratterizzano possono cambiare anche in maniera radicale la percezione di tutto un ambiente della nostra casa, fungendo da elementi di spicco o piuttosto semplici elementi di contorno.
Chiaramente poi, come sempre, vi è da affrontare la questione più prettamente stilistica, non solo per le porte interne dove la cosa appare più evidente, ma anche per quanto riguarda la finitura (specie quella interna) delle finestre e delle portefinestre, che vengono prodotte con profili e rifiniture diverse a seconda di ciò che si cerca: più importanti, sinuose e bombate, solitamente in essenza, nel caso di ambientazioni più classiche e tradizionali ed invece più essenziali, rigorose, spigolose, lineari, sovente realizzate in bianco (o in grigio), nel caso di dimore arredate in maniera più moderna e contemporanea. Altro parametro importantissimo da valutare è quello che riguarda la tipologia di apertura e questo sia per quanto riguarda le porte interne, che possono essere a battente, a libro, scorrevoli (a scomparsa e non), rototraslanti, a filo muro o a soffietto, sia per ciò che concerne le finestre, che possono anch’esse essere a battente o scorrevoli, ma anche fisse, o a bilico, a vasitas, ecc…
Ovviamente accanto all’aspetto estetico, che è importantissimo in quanto parliamo di elementi che, sebbene propriamente d’arredo non possono essere definiti, comunque concorrono a creare e a delineare il nostro ambiente abitato incidendo in maniera significativa anche da un punto di vista stilistico, vi è poi un’altra questione da non sottovalutare (specie in tempi di crisi come quelli odierni) ovvero quella economica, che può influire in maniera pesante sulle singole scelte. Prendiamo ad esempio una finestra: a parità di dimensioni e di tipologia d’apertura a seconda che si scelga un telaio in pvc (generalmente il più economico di tutti), piuttosto che uno in alluminio, uno in legno o addirittura uno di tipo misto (come quelli in legno/alluminio che risultano essere i più costosi in quanto sono in grado di unire all’estetica del legno le prestazioni e la durevolezza del metallo, senza dover rinunciare a nulla!) si avranno prezzi decisamente diversi ed il divario sarà destinato ad allargarsi ulteriormente a seconda che si scelga un doppio vetrocamera tradizionale piuttosto che un triplo vetro con gas nobili all’interno o ancora superfici trattate in modo più particolari (come quelle riflettenti, basso emissive, o anche autopulenti o con all’interno incorporati sistemi oscuranti). Per non parlare delle porte interne per le quali la variabilità di prezzo è ancora più ampia a seconda che si scelgano elementi standard, piuttosto che prodotti ricercati, di design o di vero e proprio lusso (realizzati con materiali di pregio e perfino rifiniti con preziosi!).
In breve possiamo considerare infissi tutti quegli elementi di chiusura che in qualche misura servono a separare ed a connettere la nostra casa con l’ambiente esterno, oppure anche quelli che dividono due differenti ambienti, entrambi interni, ma funzionalmente distinti; resta ben inteso poi che a seconda del tipo di elemento a cui ci riferiamo e dell’idea che abbiamo di esso sono tantissime le variabili che entrano in gioco nella sua completa definizione, a partire dalle performance più tecniche fino alle questioni più prettamente estetiche. Certo è che oggi il mercato offre davvero una gamma amplissima di prodotti di buona qualità per cui, non sarà semplice districarsi nella giungla delle varie esposizioni, ma di certo chiunque potrà cercare esattamente quello che sta cercando!
Immagini: www.dmdcentroinfissi.com e www.mpinfissi.it
Sara Raggi