Normalmente una porta rappresenta un luogo di passaggio, deputato a dividere tra di loro, all’interno di una stessa abitazione o di un medesimo luogo, spazi e stanze funzionalmente distinti o addirittura a separare l’interno della nostra casa dall’ambiente esterno. Proprio per questo motivo, trattandosi in qualche modo di una barriera fisica, di un vincolo che può accogliere ma allo stesso tempo può sbarrare la strada, appare del tutto scontato che chiunque pensando ad un elemento di questo tipo vi associ la possibilità di “chiuderlo” o di “aprirlo” e che questa in qualche misura possa essere influenzata proprio dalla presenza di una serratura, che una volta “serrata” lascia poco spazio alla fantasia inviando un chiaro segnale di “stop” a tutti coloro vi passino dinnanzi; d’altro canto anche da un punto di vista prettamente figurativo e psicologico una porta chiusa ha un significato ben diverso da una aperta (mentre l’una dichiarerà perentoriamente l’alto là, l’altra al contrario verrà vista come un chiaro invito ad oltrepassarla).
In realtà riferendoci alle serrature, ed ovviamente alle chiavi che le accompagnano, sono due i discorsi possibili che possiamo affrontare a riguardo: da un lato infatti parlando di porte di primo ingresso dovremo fare un discorso più tecnico mettendo in primo piano il fattore sicurezza, mentre dall’altro facendo riferimento stavolta alle porte interne potremo vedere le serrature e le relative chiavi quasi come se si trattasse di “accessori” che completano la funzionalità del nostro elemento ed in qualche modo possono anche influire sulla resa estetica del tutto, senza dimenticare che nel primo caso la serratura è assolutamente indispensabile (indipendentemente dalla tipologia adottata) mentre nel secondo è possibile anche farne a meno senza nessun problema (ad eccezione magari di qualche raro caso come il bagno o anche la stanza da letto dove una chiave può sempre far comodo; ma ad esempio una porta di cucina, quella del disimpegno, della sala da pranzo o di un ripostiglio possono tranquillamente esserne sprovvisti).
Cominciamo con l’affrontare velocemente la tematica riguardante le porte di primo ingresso (facendo poi rimando per ulteriori specifiche all’articolo relativo alle porte blindate) e partiamo dicendo che oggi come oggi, specie sentendo i fatti di cronaca che avvengono quotidianamente, è molto difficile sentirsi sicuri perfino all’interno della propria casa e proprio per questo motivo oramai quando si parla di porte di primo ingresso non si può far a meno di parlare di elementi e di serrature blindate.
Le serrature blindate di tipo meccanico (ovvero non quelle elettroniche di ultimissima generazione) normalmente si distinguono in due categorie: quelle con cilindro ed a profilo europeo e quelle a doppia mappatura; in realtà vi è anche la possibilità di unire le due “tecnologie” ed utilizzare entrambi questi sistemi per la chiusura di una stessa porta (cosa che peraltro oggi si fa sempre con maggior frequenza proprio per aumentare il livello di sicurezza delle porte riducendo sensibilmente le possibilità di effrazione). In pratica le serrature a doppia mappa sono quelle caratterizzate dalla presenza di chiavi a gambo lungo e dotate di dentini laterali che generalmente chiudono la porta con l’ausilio di quattro mandate, mentre quelle a cilindro europeo hanno una chiave corta con diverse forature o tacche sulla superficie; il vantaggio è che queste ultime non possono essere duplicate se non dal legittimo proprietario che è l’unico a possedere la tesserina che ne certifica la proprietà e ne autorizza appunto la riproduzione.
In commercio è possibile trovare anche chiavi ricifrabili che permettono qualora ci venga indebitamente sottratta la chiave di casa oppure questa vada accidentalmente smarrita di sostituirla con un'altra nuova, che la prima volta che verrà inserita all’interno della serratura, ricodificherà autonomamente l'intero sistema: ovviamente il prezzo iniziale è maggiore, ma in caso vi sia necessità di cambiare la serratura non si dovranno sostenere costi aggiuntivi!
Esistono poi chiavi più moderne e tecnologiche, le cosiddette chiavi elettroniche, che possono essere attivate ed aperte con l’ausilio di un telecomando, di un tastierino alfanumerico, di una tessera magnetica o perfino di un dispositivo mobilecome l’i-phone (servendosi ovviamente di un’apposita applicazione); così come per i fanatici dell’high tec sono in commercio persino delle serrature che (come si vede nei film d’azione holliwoodiani) consentono l’accesso ai legittimi proprietari semplicemente ed unicamente attraverso la lettura di dati biometrici (come la scansione della retina o il riconoscimento delle impronte digitali).
Se la sicurezza è il requisito fondamentale richiesto alle serrature delle porte di primo ingresso per quelle interne appare del tutto superfluo, in quanto l’unico scopo che in questo caso hanno le serrature è quello di garantire la privacy di ciascun occupante, qualora questo in particolari frangenti o in alcuni momenti voglia isolarsi da tutti gli altri abitanti, sia che si tratti di familiari, che a maggior ragione di semplici amici o coinquilini. Anche perché ovviamente all’interno della propria casa nessuno si sente minacciato, per cui si esclude automaticamente l’eventualità che trovando la porta chiusa questa venga forzata da chi che sia per essere aperta contro il nostro volere; a meno ovviamente non si tratti di un emergenza, come nel caso in cui qualcuno si senta male in bagno o un bimbo resti accidentalmente chiuso a chiave. In questi casi però è utile che la chiusura non sia particolarmente complessa perché si potrà più facilmente “liberare” chi si trova in pericolo senza bisogno di far intervenire le forze dell’ordine, i vigili del fuoco o un fabbro esperto, cosa invece necessaria qualora una persona sola si trovasse per qualche ragione bloccata nella propria abitazione incapace di aprire! In effetti le serrature interne a volte possono rappresentare un problema, specie quando in casa vi sono dei bambini piccoli che amano giocare con tutto quel che trovano, in special modo con le porte, e magari per scherzare finiscono per “chiudersi a chiave” da qualche parte senza poi riuscire più ad aprire (talvolta anche con le persone anziane però bisogna prestare molta attenzione!). Va detto che però che per evitare certi inconvenienti basta un po’ d’attenzione in più da parte dei genitori, che innanzitutto possono vigilare attentamente sui propri figli e poi possono sempre togliere di mezzo tutte le chiavi e lasciarne le porte sprovviste (ricorrendovi solo alla bisogna); in commercio esistono persino degli appositi tappi (tipo quelli che vengono utilizzati per chiudere le prese elettriche per evitare che i bambini di infilino le dita) che servono per chiudere le serrature delle porte interne, che generalmente hanno aperture piuttosto grandi e dunque non solo possono essere chiuse accidentalmente provocando grande apprensione e spavento, ma delle volte all’interno del buco della serratura (sempre per gioco!) i nostri piccoli possono infilarci palline di carta, ma anche pasta da modellare o quant’altro gli passi per la testa, compromettendone la funzionalità.
Generalmente all’interno di una stessa abitazione tutte le porte sono uguali così come tutte le maniglie e i relativi sistemi di chiusura (anche se così può non essere ed in questi casi ciascuna sarà appositamente studiata per un determinato ambiente in ogni minimo particolare) e di regola più che optare per un determinato tipo di serratura si decide il modello di maniglia che più si addice alle nostre porte (sia da un punto di vista pratico funzionale che estetico) e poi di solito a questa viene abbinata (già dal produttore) un certo tipo di chiusura, o in molti casi anche più d’uno lasciando così all’utente finale la possibilità di scegliere, a seconda ad esempio che ci piaccia visivamente vedere un unico elemento o due distinti. In effetti sostanzialmente le possibilità sono tre ed in alcuni casi almeno le prime due sono contemplate per un medesimo modello di maniglia: da un lato vi sono infatti le maniglie di tipo più classico che possono avere un'unica piastra su cui è montata la maniglia ed anche la serratura oppure possono avere due rosette distinte, una per la maniglia ed una più bassa per infilarvi la chiave; dall’altra invece ci possono essere delle maniglie, per lo più a pomolo, che hanno la chiave direttamente incorporata ad esse, senza ovviamente escludere a priori la possibilità che invece una vera e propria serratura manchi (come accade spesso quando si sceglie di optare per dei maniglioni un po’ particolari, siano essi super moderni o anche assolutamente classici, magari realizzati in ferro battuto). Altra alternativa è quella di ricorrere ai cosiddettinottolini di chiusura: trattasi di chiusure a scatto, che sono presenti e di conseguenza possono essere bloccate con un semplice gesto solamente dal lato interno di una stanza (generalmente sono molto utilizzati nei locali pubblici, specie nei bagni, ma quando si pensa di installarli in casa bisogna tener conto che poi risulta assai più difficile l’apertura dall’esterno qualora dovesse risultare necessaria e per i bambini non sono molto adatti). Resta il fatto che in alcuni casi risultano l’unica via percorribile: ad esempio per le porte scorrevoli a scomparsa, che non avendo la possibilità di avere elementi sporgenti (come le maniglie o le chiavi) devono far ricorso ad elementi ultrapiatti e funzionali, magari ad incasso; spesso poi, sempre per motivi legati alla mancanza di spazio, anche per le porte a libro si ricorre all’utilizzo di piccoli nottolini di chiusura.
Infine va detto che sebbene le chiavi delle serrature interne siano solitamente piuttosto semplici e tendano per lo più a passare inosservate, non è da escludersi che invece queste non possano in qualche modo rappresentare un elemento visivamente importante, capace di arricchire e rifinire l’estetica e ed il carattere della porta sulla quale vengono montate. Questo generalmente avviene più di frequente quando si ha a che fare con porte antiche, in stile classico o anche country, per lo più caratterizzate dalla presenza di serrature e maniglie piuttosto importanti e lavorate, dove a volte (come avviene per gli armadi) alle chiavi possono venir applicati dei fiocchi o dei pon pon in nappa o in fili di tessuto che gli diano maggior risalto.
Imagini: cisa.ingersollrand.com e www.vetrineblindate.it
Sara Raggi