Generalmente quando si sente parlare di maniglioni a tutti vengono in mente i cosiddetti “maniglioni antipanico”, così chiamati proprio perché consentono una più agevole via di fuga in caso di incendio o di necessità di evacuazione di un edificio, o al limite anche quelli destinati alle persone con ridotta mobilità, che sono più o meno strutturati nel medesimo modo dei maniglioni antipanico e che vengono utilizzati ad esempio sulle porte dei bagni riservati ai disabili proprio per facilitarne l’apertura. In realtà però si definiscono maniglioni anche quegli accessori che possono essere tranquillamente montati su moltissime tipologie di porte interne o di portoni di primo ingresso e che propriamente maniglie o pomoli non sono, poiché hanno dimensioni decisamente superiori a questi ed una fisionomia differente. Di solito si tratta di oggetti abbastanza snelli, ma piuttosto estesi nel senso della lunghezza, che possono essere montati sia orizzontalmente che verticalmente e che a differenza delle maniglie si impugnano senza far leva e con i quali l’apertura delle porta avviene semplicemente spingendo o tirando. In effetti per le porte di casa generalmente si opta per delle maniglie di tipo più tradizionale con annessa serratura (che sovente invece manca nel caso si utilizzino dei maniglioni, sebbene ve ne siano anche con la serratura incorporata adatti sia da interno che da esterni), mentre sempre più spesso i maniglioni sostituiscono i pomoli sulle ante degli armadi, dei mobili e delle credenze (sia per i guardaroba che per le cucine che per gli arredi del living) risultando elementi decisamente più moderni, lineari ed adatti ad ambientazioni in stile contemporaneo e di design. Effettivamente per le porte interne l’utilizzo delle classiche maniglie o dei pomoli appare decisamente più funzionale e pratico, specie nelle abitazioni (mentre più spesso nei locali pubblici o negli uffici si ricorre ai maniglioni); in alcuni casi comunque, qualora se ne intraveda un vantaggio (specie da un punto di vista estetico), anche per questa tipologie di porte è possibile ricorrere a maniglioni che generalmente sono tubolari (a sezione tonda, quadrata o rettangolare), più o meno lunghi, realizzati in acciaio inox, cromati o satinati e dalle linee essenziali, piuttosto che invece più particolari (ad esempio ve ne sono alcuni dal profilo arcuato, ad onda, piuttosto che a sezione larga con incisioni decorative in superficie). Per lo più comunque quella dei maniglioni è una scelta che si addice alla perfezione per essere inserita in ambienti di passaggio o che può venir utilizzata di frequente per i portoni di primo o secondo ingresso condominiali, mentre all’interno delle abitazioni vi si ricorre quasi esclusivamente quando si ha a che fare con ambientazioni in stile decisamente moderno, magari scegliendo elementi di design un po’ fuori dal comune, che sappiano regalare alle nostre porte quel tocco in più che le rende uniche e di carattere. In realtà esistono anche maniglioni dal sapore più classico e tradizionale, caratterizzati da linee più sinuose ed articolate e solitamente realizzati in ottone o in ferro battuto, che però generalmente risultano essere più “corposi” e meno snelli di quelli moderni rispetto ai quali hanno dimensioni inferiori, sebbene maggiori di quelle di una normale maniglia.
Detto tutto quanto vi era da dire sui maniglioni da interni, chiaramente non si può però trascurare di analizzare il classico maniglione antipanico, la cui presenza, per determinate categorie di edifici e di attività, è assolutamente fondamentale su tutte le uscite d’emergenza (nonché obbligatoria per legge) e che dunque caratterizza in maniera inequivocabile questa ben determinata tipologia di porte e di conseguenza tutte le uscite che rappresentino una potenziale via di fuga. Iniziamo a dire che trattandosi di oggetti atti a salvaguardare la vita e l’incolumità delle persone, questi sono sottoposti a precise e rigorose leggi; d’altro canto l’agibilità di determinati luoghi è vincolata al parere di conformità rilasciato dai vigili del fuoco, che controllano non solo il progetto di prevenzione incendi, ma anche quanto effettivamente realizzato e dunque ovviamente persino che le porte antipanico ed i maniglioni siano in perfetta regola rispetto a quanto prescritto dalle normative vigenti in materia.
Chiaramente i maniglioni antipanico sono soggetti a marcatura CE obbligatoria (secondo quanto stabilito dal D.P.R. n. 246 del 21 aprile 1993) e devono risultare conformi a quanto precisato dalla norma UNI EN 1125: questa propone poi una classificazione che a ciascun maniglione attribuisce una codifica alfanumerica, in cui ciascuna delle cifre che si susseguono senza soluzione di continuità ha un ben preciso significato ed identifica determinate caratteristiche funzionali e dimensionali. Nella fattispecie si tratta di 7 numeri (che indicano rispettivamente la categoria d’uso, la durata, il peso della porta, la resistenza al fuoco, la sicurezza delle persone, la resistenza alla corrosione, la sicurezza dei beni, la sporgenza della barra) ed una lettera (che contraddistingue invece il tipo di maniglione). Ovviamente per garantire la sicurezza da parte degli utenti quando si installano dei maniglioni antipanico è necessario tener presenti delle semplici regole che però consentono un perfetto funzionamento dell’elemento: innanzitutto questi devono essere montati ad un’altezza massima dal piano di calpestio pari a 90 cm e poi la pressione da esercitare al centro del maniglione o della barra per poter aprire la porta non deve essere superiore agli 80 N, tutto in ciò in modo tale che anche persone disabili, con ridotte capacità motorie o bambini in caso di necessità possano tranquillamente riuscire ad aprire la porta in maniera assolutamente autonoma. Inoltre la sporgenza della barra del maniglione rispetto alla superficie dell’anta non deve essere superiore a 15 cm, in modo da evitare urti involontari e non deve essere inferiore a 2,5 cm per non incorrere nello schiacciamento delle dita nel momento in cui si spinge (magari con foga) per aprire la porta.
Mentre quando si parla di maniglie e maniglioni destinati ad essere montati all’interno della propria casa, o comunque in ambienti di un certo tipo, la componente estetica risulta assolutamente il fattore predominante nella scelta, quando invece ci si riferisce ai maniglioni antipanico di certo la bellezza passa in secondo piano per lasciar posto alla praticità, alla funzionalità, alla visibilità e soprattutto alla sicurezza. Proprio per questo motivo generalmente si tratta di elementi piuttosto semplici e standard, in cui sovente la barra centrale viene colorata di rosso proprio per risultare più facilmente identificabile. In realtà i maniglioni antipanico possono essere realizzati in due varianti diverse: da un lato vi sono quelli più classici a leva, dove la barra d’apertura è distanziata dall’anta e va premuta verso quest’ultima per poter azionare l’apertura della porta e dall’altro ve ne sono invece altri in cui la barra è un tutt’uno con l’anta, quasi si trattasse si una sorta di lungo e grosso pulsante da premere per poter aprire: cambiano l’aspetto e le dimensioni, ma il concetto di base però è sempre il medesimo.
Ciò non toglie che magari a volte, specie nei locali pubblici, nelle discoteche, nei ristoranti o negli uffici, sia necessario posizionare un maniglione antipanico direttamente all’interno di un locale di un certo livello, magari con funzioni di rappresentanza o comunque dove ogni dettaglio ed ogni particolare dell’arredamento sono curati e l’ambientazione risulta essere particolarmente lussuosa o raffinata; in questi casi l’impiego del classico maniglione standard potrebbe risultare assolutamente inadatta e fuori luogo! Nessun problema perché ovviamente esistono anche maniglioni antipanico decisamente più belli di quelli classici, che ovviamente costano di più rispetto a questi ultimi ma che risulteranno assolutamente più adatti ad essere inseriti in contesti in cui l’estetica non può permettersi di passare in secondo piano; generalmente sono completamente cromati, meno vistosi e più curati in ogni dettaglio, ma comunque a seconda della marca e del modello scelto anche di questa tipologia esistono differenti varianti. Le ditte che producono i maniglioni antipanico sono ovviamente moltissime, tra queste una delle più conosciute è sicuramente CISA (www.cisa.com) che realizza i modelli standard più diffusi sul mercato, ma possiamo annoverare anche Yale (www.yalelock.it), Ninz (www.ninz.it), che ha diverse proposte di alto livello e tante altre ancora, ciascuna con le sue particolarità e le sue specifiche novità.
Immagini: www.olivari.org, www.mandelli.it e www.minusco.com
Sara Raggi